La creazione di fiumi di liquidità da parte delle Banche centrali e delle banche commerciali
a riserva frazionaria è un fenomeno di per sé “inflazionistico”: fino al 2020 abbiamo assistito solo a
un’inflazione delle attività finanziarie, in particolare azioni e corsi obbligazionari, ma le tensioni si
stanno trasferendo da alcuni mesi anche ai prezzi delle materie prime, da cui ricadranno
inevitabilmente sui prezzi al consumo. Con rendimenti obbligazionari schiacciati verso e sotto lo zero
e un’inflazione in ripresa, i rendimenti reali dei risparmi diventano negativi: l’inflazione è la nuova
“tassa” occulta con cui la classe media e medio-bassa pagherà il conto del “socialismo finanziario”
delle Banche centrali.
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