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“Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta”

Giovanni Paolo II

Il CEO della più grande banca statunitense, JPMorgan Chase & Co, ha evocato la possibilità di procedere con espropri di terreni privati per accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili. Sembra una fake news: non lo è. Il suggerimento al Governo federale di valutare anche espropri (massivi?) di terra dei privati proviene da uno degli uomini più influenti degli Stati Uniti, e quindi del mondo, con una ricchezza personale valutata dalla rivista Forbes in 1,9 miliardi di dollari nel 2020 e un ingaggio annuo di circa 32,5 milioni di dollari: la sua opinione per un «governo del XXI° secolo», quindi, è qualcosa di più di una semplice riflessione personale, ed esprime un consensus ampio ai livelli più alti del mondo finanziario, economico e politico mondiale. «Per accelerare il progresso, governi, imprese e organizzazioni non governative devono convergere su una serie di opportune modifiche di policy che affrontino in modo simultaneo tematiche fondamentali che ci stanno frenando»: il neocorporativismo tra le grandi imprese corporate e il mondo politico, portato avanti dall’iniziativa del World Economic Forum di Davos nella prospettiva dello statalismoclimatico, è sempre più evidente.

Per approfondire, cfr:
https://alleanzacattolica.org/esproprio-green/
https://youtube.com/@mauriziomilano67

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