La candidata emergente alla guida del Partito Democratico incarna nelle sue idee e nella sua biografia la sintesi perfetta delle radici comuniste del Partito con l’evoluzione degli ultimi trent’anni in termini di “partito radicale di massa” centrato sui “nuovi diritti” ostili alla famiglia, alla vita e alla proprietà privata, fino alla prospettiva del “socialismo verde” in cui la “transizione energetica” è il grimaldello per imporre un nuovo statalismo climatico. Nella Schlein si rispecchia perfettamente la prospettiva del nuovo “socialismo liberale del XXI* secolo”, portata avanti dall’iniziativa del Great Reset di Davos. Ecco perché può divenire la nuova leader del Partito Democratico, che diventerà probabilmente il “Partito del lavoro”. Una candidata ideale per il Forum di Davos del gennaio 2023.
“Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta”
Giovanni Paolo II